Cavoli Nostri, l’agricoltura sociale che passa dai funghi shiitake

  • home
  • /
  • News
  • /
  • Cavoli Nostri, l’agricoltura sociale che passa dai funghi shiitake

«Anche io sono normale da qualche parte». Lo ha detto Claudio, uno dei ragazzi con disabilità che lavorano per la cooperativa sociale agricola nata nel 2011 Cavoli Nostri a Silvia Venturelli, una delle responsabili del progetto. 

Nell’azienda si fa agricoltura sociale rendendo possibili inserimenti lavorativi di  diversamente abili, immigrati, detenuti, vittime di tratta: «Siamo una realtà piccola – racconta Venturelli -. Al momento solo due ragazzi hanno un contratto e poi ci sono diverse persone che collaborano con noi. Crediamo che ciascuno di noi possa assumersi un pezzo di responsabilità per migliorare il nostro mondo». 

Cavoli Nostri vende i prodotti che produce e ha anche all’attivo un orto sociale, chiamato “Radici” (al momento chiuso per l’emergenza sanitaria) in cui tante persone possono stare insieme e beneficiare del contatto con la terra e con l’agricoltura.

«Produciamo biologico – racconta Silvia Venturelli – prodotti di stagione ovviamente. Ma abbiamo attivato una nuova produzione e un nuovo progetto dedicato ai funghi shiitake, funghi orientali che coltiviamo in modo biologico sui tronchi di quercia e che hanno molte proprietà benefiche».

 

Una scelta, quella di questo prodotto molto in voga alla moda al momento, non casuale: «Abbiamo proprio scelto un prodotto di nicchia ma molto cercato al momento per differenziarci e rendere il nostro progetto maggiormente sostenibile. Vendere questi funghi, sia freschi che essiccati, ci permette di essere economicamente più solidi e poter così finanziare i nostri lavori di economia sociale».

La coltivazione degli shiitake ha anche altri benefici: «I gesti necessari per questa produzione sono molto semplici e ripetitivi e permettono ai nostri ragazzi di lavorare ed essere utili. Non dimentichiamo però che questi ragazzi lavorano sul serio, in un contesto, quello dell’agricoltura, impegnativo e non facile. Come si dice “la terrà è bassa” e si lavora in tutte le condizioni». 

Cavoli Nostri non ha una sede vera e propria, niente cascina, solo tanti terreni, qualche capanno e una splendida pianta di mele come “casa” per tutti: «È un po’ il nostro ritrovo, il luogo più ambito da tutti per fare riunioni e incontri – spiega la responsabile Venturelli -. Pensiamo che la nostra azienda sia un luogo bello, accogliente, dove sentirsi se stessi, normali, utili e a proprio agio al di fuori della famiglia. E per il futuro speriamo di poter continuare così, di aumentare le persone che lavorano con noi e di uscire da questa crisi sanitaria tornando a incontrarci nel nostro orto sociale».

 

Ascolta “Economie che Fanno Bene – Cavoli Nostri” su Spreaker.

Leave a Comment

sing in to post your comment or sign-up if you dont have any account.