L’Alveare che dice sì: vendere cibo locale grazie al digitale

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L’avventura de L’Alveare che dice Sì! ha inizio nel 2015 e si iscrive nel movimento Europeo delle Food Assembly, sviluppando anche in Italia un’idea semplice e precisa: creare un nuovo metodo per trovare e vendere i prodotti locali grazie alle potenzialità di Internet e dei Social Networks.

Il progetto parte in Francia nel 2010 dove nasce la prima piattaforma web, vengono create le prime comunità di consumatori, i produttori iniziano a dimostrare interesse nel progetto e un gestore inizia a dirigere tutta l’orchestra. Così il 21 settembre del 2011 vicino a Tolosa, nel Sud-Ovest della Francia, nasce il primo Alveare, un piccolo mercato a km 0 della durata di due ore a settimana.

In Italia il primo Alveare nasce a Torino nel Novembre 2014 e la rete italiana conta attualmente più di 118.000 utenti tra gestori, produttori e consumatori. L’Alveare che dice Sì! è un progetto interessante perché unisce imprenditoria e innovazione digitale per creare un modello di impresa sociale. Ogni Alveare è unico ed allo stesso tempo fa parte di una rete più grande. In 7 anni il movimento The Food Assembly ha sviluppato una rete di distribuzione di prodotti locali e genuini in tutta Europa.

Come funziona

L’Alveare che dice Sì! è una piattaforma online che permette una distribuzione più efficiente dei prodotti locali. La piattaforma di vendita favorisce gli scambi diretti fra produttori locali e comunità di consumatori che si ritrovano creando piccoli mercati temporanei a Km 0, conosciuti come Alveari. Un privato, un’associazione o un’azienda decide di aprire un Alveare in un luogo pubblico o privato diventando così il gestore dell’Alveare, colui cioè che crea una rete di produttori locali e recluta i membri interessati a comprare i prodotti.

Il meccanismo è semplice: ogni settimana il gestore dell’Alveare pubblica online una selezione di prodotti locali da mostrare ai membri. Prima dell’apertura della vendita, ogni produttore ha già fissato liberamente il prezzo dei suoi prodotti ed il minimo d’ordine da raggiungere per consegnare. Chi acquista ha a disposizione 6 giorni per effettuare l’ordine sul sito cliccando sui prodotti che gli interessano. Nessun obbligo, nessun abbonamento, nessun minimo d’acquisto: ognuno è libero di decidere se acquistare o no. La sera che precede la distribuzione, i membri dell’Alveare ricevono la lista completa dei prodotti ordinati che ritireranno alla distribuzione.

I costi

I Produttori vendono direttamente ai membri dell’Alveare e pagano una commissione uguale al 20% esentasse. Non ci sono intermediari: è una vendita diretta. L’Alveare che dice Sì! propone un modello in cui ogni produttore fissa liberamente i prezzi, perché solo loro possono sapere quanto il prodotto vale.

Il gestore dell’Alveare, che a sua volta si fa carico del lavoro di reclutamento e organizzativo, ha una percentuale sulle vendite del 10 per cento mentre il servizio ha un costo del 10 per cento sulle transazioni per pagare il supporto tecnico e commerciale e continuare a far crescere la rete.

Per capire ancora meglio il progetto e saperne di più su come aderire o aprire un Alveare è possibile trovare tutte le informazioni sul sito www.alvearechedicesì.it

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