YesRoots!, la micro agenzia creativa che racconta la sostenibilità

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YesRoots!, tradotto letteralmente “Sì, radici”. È il nome della micro agenzia creativa impegnata nella divulgazione dei temi ambientali fondata da Nicholas Panayi, giovane originario di Cipro con studi in legge e agricoltura sostenibile da qualche anno con base a Torino.

 

Le origini

YesRoots! è nata circa tre anni fa e deve il suo nome ad una delle esperienze di vita di Nicholas: «Ho lavorato in un’azienda agricola che coltivava grazie alla permacultura – racconta -. Lì ho conosciuto questo bambino. Correva da una parte all’altra, senza mutande, facendo un sacco di domande. Era curioso di tutto. E suo papà rispondeva sempre “Yes Roots, ora ti spiego” perché Roots era il nome del figlio, si chiamava proprio così, “Radici”. L’ho sentito così tante volte che quando ho dovuto scegliere il nome della nostra agenzia mi è sembrato perfetto!».

Un nome nato per caso, ma che ben si presta alla missione divulgativa dell’agenzia che vuole raccontare, con uno sguardo fresco, nuovo e colorato, i temi importanti per l’ambiente, la sostenibilità e la salvaguardi del nostro pianeta con gli occhi e la curiosità dei più piccoli. E poi c’è il senso di educare i giovani (o chi si sente come loro) a concetti nuovi e importanti per il nostro futuro.

Il senso di fare educazione

Per il gruppo che compone la micro agenzia fare educazione è fondamentale. Ed è la naturale prosecuzione di un percorso di cambiamento nella cultura e nelle abitudini già avviato, che ha solo bisogno di essere supportato e accompagnato: «Tante cose si sono già modificate – spiega Nicholas Panayi -. Pensiamo per esempio al consumo di carne, o all’attenzione verso il cibo locale e la diminuzione di acquisti di quello importato che arriva dall’altra parte del mondo. Ora sembrano concetti scontati, ma non lo sono stati a lungo. Ci sono altri concetti che potrebbero essere visti come banali, ma non lo sono. E per parlarne e raccontarli ai ragazzi bisogna trovare nuovi modi per rendere interessanti questi argomenti».

Le scuole sono quindi uno dei primi avamposti per il lavoro di YesRoots!: «Ci sono tanti contenuti e modi di insegnare vecchi. Invece abbiamo bisogno di progetti e modi di narrare che facciano emozionare. Certo qui in Italia questo compito non è facile».

Il contesto italiano

La micro agenzia è composta da un team giovane ed internazionale, abituato a lavorare con le istituzioni europee e non solo. Nessuna difficoltà o diffidenza qui in Italia? «In questo Paese c’è una profonda cultura del cibo buono, sano, sostenibile e di qualità – commenta Nicholas Panayi -. Vivo qui da un anno e mezzo e ho visto tante cose positive. Anche il movimento Friday for Future ha molti giovani attivi. C’è qualche difficoltà in più con le istituzioni e le persone più vecchie perché sono diffidenti verso il nostro modo nuovo di parlare di tematiche importanti. Ma noi stiamo continuando a impegnarci e a dimostrare che il nostro approccio, che funziona in altre parti d’Europa, può essere adatto anche qui».

 

Il futuro

L’entusiasmo e l’attitudine positiva non mancano e YesRoots! sta lavorando ad un nuovo grande progetto: una creative environmental community, una piattaforma aperta a tutte le persone creative che abbiano voglia di applicare i propri talenti e le proprie arti sulla tematica della sostenibilità. «Da gennaio chi vorrà potrà farne parte. Ogni mese ci sarà un tema da approfondire, dei brand che lanceranno delle challenge e le persone iscritte potranno creare contenuti ispirati a quel tema grazie alle loro capacità e idee creative. Video, immagini, storie, progetti interattivi, qualsiasi cosa. Speriamo che possa piacere e avere successo».

 

 

 

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